“Cane e gatto non vanno d’accordo con una gravidanza”. Questa la conclusione di Luciano Onder, pubblicamente dispensata tramite il servizio televisivo pubblico. Disinformazione scientifica e incoraggiamento all’abbandono animale sono le accuse che l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani rivolge al programma ”I Fatti Vostri” in onda su RAI 2, nel corso di una puntata in cui si è parlato di toxoplasmosi.
Il rischio di contrarre la toxoplasmosi in gravidanza dipende esclusivamente dacomportamenti sbagliati assunti da una gestante non correttamente indirizzata verso la prevenzione dell’infezione. Chi vive con un animale da compagnia, in particolare con un gatto, non deve far altro che riservare al piccolo felino gli stessi accorgimenti raccomandati alla gestante stessa, come curare l’igiene ed evitare l’assunzione di carni crude o di verdure non ben lavate.
Il veterinario e nessun’altra professionalità può suggerire questi semplici comportamenti di igiene e di alimentazione per il gatto:
– cambiare e igienizzare sempre la lettiera, specie se il gatto esce di casa;
– alimentarlo correttamente;
– eventualmente eseguire un test per verificare se il gatto ha già sviluppato l’immunizzazione alla toxoplasmosi, circostanza che consente di derubricare il rischio di contrarre la malattia da “trascurabile” a “nullo”.
“Rassicuriamo le gestanti”, commenta il Presidente dell’ANMVI Marco Melosi, “e quando si parla di animali le invitiamo a considerare attendibile solo il parere del medico veterinario di fiducia e non a medievali dicerie (“pulci nell’orecchio” in trasmissione) cui ha dato gravemente credito il servizio pubblico televisivo”.
“Suggerire di allontanare cani e, in particolare i gatti per tutta la durata della gravidanza”, conclude il Presidente ANMVI, “costituisce un grave – ancorché involontario – incoraggiamento all’abbandono degli animali da compagnia, esseri sociali che, una volta entrati in famiglia, non vanno emarginati o rifiutati. Dall’Emittente di Stato ci aspettiamo una immediata correzione di rotta”.