LA FILARIOSI CARDIOPOLMONARE è una malattia parassitaria causata da Dirofilaria immitis: colpisce i carnivori domestici, in particolare i cani. I parassiti, in età adulta, possono raggiungere i 25 cm di lunghezza e si localizzano nelle arterie polmonari, nel cuore e nei vasi venosi collegati.
La filariosi è trasmessa da un cane infetto a uno sano, attraverso la puntura di una zanzara, che è l’ospite intermedio nel contagio da cane a cane. La zanzara si infetta di larve di filariosi, permette la loro maturazione fino a un certo stadio di sviluppo e in seguito le trasmette a un altro cane attraverso una puntura, infettandolo.
La filariosi cardiopolmonare in uno stadio iniziale è asintomatica: il cane in questa fase può sembrare sano. In un secondo momento, subentrano dei sintomi caratteristici, quali tosse persistente e riluttanza a muoversi o a fare esercizio fisico; quindi subentra una fase di spossatezza, accompagnata da diminuzione dell’appetito e perdita di peso.
Un semplice esame del sangue permette l’osservazione e l’eventuale individuazione di microfilarie, ma è il test sierologico ELISA a diagnosticare con certezza la presenza o assenza del parassita. Per identificare le filarie adulte l’esame ecografico costituisce un ulteriore strumento diagnostico.
Se la diagnosi rivela la presenza di filaria adulta, il cane deve essere trattato il prima possibile. Nei casi più gravi, si può ricorrere a un delicatissimo intervento cardio-chirurgico mirato a rimuovere i parassiti dal cane malato.
Anche i gatti sono colpiti dalla Filariosi Cardiopolmonare da D. immitis. Il parassita è esattamente lo stesso che colpisce il cane e medesimi sono i vettori della malattia (zanzare). L’organismo del gatto presenta tuttavia delle peculiarità, che fanno sì che la Filariosi si manifesti in questa specie con modalità molto differenti rispetto a quelle tipiche del cane. Sono proprio queste peculiarità e le difficoltà diagnostiche della Filariosi Felina che hanno reso fino a ieri difficile ottenere un quadro preciso della patologia, facendone conseguentemente sottostimare la reale diffusione.
In realtà nel gatto, diversamente che nel cane, molte infestazioni si arrestano precocemente con la morte delle larve preadulte nelle arterie polmonari, senza ulteriore evoluzione del parassita allo stadio adulto. È oggi riconosciuto che la morte dei preadulti è causa di una sindrome denominata H.A.R.D (HEARTWORM ASSOCIATED RESPIRATORY DISEASE), di gravità paragonabile alla forma causata dai parassiti adulti e caratterizzata da segni radiografici e positività al solo test anticorpale.
I sintomi della filaria nel gatto possono essere dispnea, emottisi, convulsioni, tachicardia, vomito e morte improvvisa.
Profilassi e prevenzione sono le parole chiave per la lotta alla filariosi del cane e del gatto.
Esistono diversi metodi per prevenire questa patologia, chiedi maggiori informazioni riguardo la profilassi estiva della filariosi cardiopolmonare al tuo veterinario.