Uno studio caso-controllo ha determinato la proporzione di cani meticci e di razza affetti dalle malattie genetiche comuni. Si includevano 27.254 cani con patologie ereditarie. Si rivedevano le cartelle cliniche elettroniche per 24 patologie genetiche: emangiosarcoma, linfoma, mastocitoma, osteosarcoma, stenosi aortica, miocardiopatia dilatativa, miocardiopatia ipertrofica, displasia della mitrale, dotto arterioso pervio, difetto del setto ventricolare, iperadrenocorticismo, ipoadrenocorticismo, ipotiroidismo, displasia del gomito, displasia dell’anca, discopatie intervertebrali, lussazione rotulea, rottura del legamento crociato craniale, atopia o dermatite allergica, dilatazione gastrica, cataratta, epilessia, lussazione del cristallino e shunt portosistemico. Per ciascuna patologia, si identificavano controlli incrociati per età, peso corporeo e sesso con ciascun cane affetto.

L’espressione dei disordini genetici differiva. Non si osservavano differenze tra cani di razza e meticci nell’espressione di 13 malattie genetiche (displasia dell’anca, ipo- e iperadrenocorticismo, tumori, lussazione della lente e lussazione rotulea). I cani di razza avevano maggiore probabilità di essere affetti da 10 malattie genetiche, tra cui miocardiopatia dilatativa, displasia del gomito, cataratta e ipotiroidismo. I meticci avevano maggiore probabilità di essere affetti da rottura del legamento crociato craniale.

La prevalenza delle malattie genetiche in entrambe le popolazioni era correlata alle specifiche malattie. Le razze di recente derivazione o quelle appartenenti a lineaggi simili apparivano più suscettibili ad alcune patologie che colpiscono tutti i cani di razza strettamente correlati, mentre le malattie con uguale prevalenza nelle due popolazioni suggerivano che queste patologie rappresentano mutazioni più antiche, che sono ampiamente distribuite nella popolazione canina. I risultati dello studio forniscono maggiori informazioni su come le pratiche di allevamento possano ridurre la prevalenza di una patologia, concludono gli autori.