Una domanda frequente che ci viene rivolta nella pratica quotidiana, riguarda gli alimenti della nostra cucina che possono essere offerti al nostro amico a quattro zampe. Effettivamente sulle nostre tavole ci sono cibi non dannosi per la salute umana, mentre per loro lo sono ed è giusto esserne a conoscenza.

Iniziamo dagli alcolici, che difficilmente vengono dati ai nostri animali domestici volontariamente ma vengono assunti accidentalmete. Se in moderate quantità possono portare a una sintomatologia gastroenterica e nervosa (incordinazione, letargia, tremori), invece se la quantità è notevole e non si interviene subito, potrebbe essere letale.

L’avocado, un frutto esotico che negli ultimi anni ha iniziato a prendere piede nella nostra dieta Mediterranea, è composto da un acido grasso, la Persina, che si trova a livello di polpa del frutto. Potenzialemente ha effetti gastroenterici e cardiotossici, anche se il cane e il gatto sono le specie meno sensibili a questa molecola.

Il cioccolato ed il caffè hanno in comune il fatto di contenere sostanze chiamate Metilxantine, la Teobromina e la Caffeina che favoriscono l’azione delle catecolamine. La sintomatologia insorge dopo 6-12 ore dall’assunzione e può presentarsi a seconda della quantità che viene ingerita come sintomatologia gastroenterica, iperattività ed aumento della diuresi fino ad arrivare nei casi più gravi a forme convulsive e alterazioni del ritmo cardiaco che può portare alla morte. La dose letale di Teobromina è di 100-200mg per kg di peso dell’animale (100-200mg/kg). Più il cioccolato è fondente più è alta la concentrazione di queste sostanze. Ad esempio, la dose di cioccolato amaro che potrebbe essere letale per un cane di 10kg è di 60gr, mentre di cioccolato al latte 540gr. La sola ingestione di 20mg per kg di peso dell’animale (20mg/kg) di Teobromina può portare alla comparsa dei primi segni di intossicazione.

Gli agrumi sono frutti che contengono acido citrico, la cui assunzione può portare ad irritazione dell’apparato gastroenterico e letargia. La sintomatologia compare solamente in seguito ad assunzione di grandi quantità.

Il cocco e il latte di cocco in piccole quantità non causano nessun problema, ma se assunti in eccesso, soprattutto per quanto riguarda il latte di cocco ricco in potassio, possono dare inizio a sintomatologia gastroenterica oppure cardiaca con l’insorgere di eventuali aritmie.

L’uva fresca e l’uvetta passa sono estremamente appetibili per il loro odore e sapore dolce, ma nello stesso tempo causano gravi segni clinici nella specie canina partendo da una sintomatologia gastroenterica che può sfociare in insufficienza renale acuta. La maggior parte dei soggetti presenta un episodio di vomito dopo circa 2 ore dall’ingestione, e la sintomatologia peggiora progressivamente nelle 24-48 ore successive. La quantità di uva/uvetta che può essere considerata tossica è di 12mg per kg di peso del cane (12mg/kg) circa.

Le noci di Macadamia dopo 12-48 ore dall’ingestione possono dare sintomatologia gastroenterica, neurologica associata ad ipertermia ed evoluzione in pancreatite acuta. Sintomatologia simile può scaturire anche in seguito ad assunzione di frutta secca di diversa natura come noci, nocciole e mandorle.

L’assunzione di cipolla può essere considerata letale per i nostri animali domestici, soprattutto per i gatti che sono carenti di alcuni enzimi detossificanti. L’ingestione di bucce, cipolle crude o cotte è indifferente: le molecole considerate tossiche sono i solforati che nell’organismo si convertono in disolfuri, i quali hanno una potente azione ossidante che agisce soprattutto sui globuli rossi causando gravi anemie. I sintomi più comuni sono pallore delle mucose, subittero, depressione, aumento della frequenza cardiata (in seguito ad ipossia), vomito e diarrea. La dose tossica di cipolla corrisponde circa a 0.5% del peso corporeo. Sintomatologia sovrapponibile anche in caso di intossicazione da aglio.

Si consiglia di non somministrare ai nostri animali snack salati come patatine e salatini ricchi in sale che causerebbe aumento dell’assunzione di acqua e diuresi, fino ad una ipotetica intossicazione da sale.

Lo xilitolo che possiamo trovare nelle gomme da masticare oppure nei dentrifici è potenzialmente nocivo per l’azione insulino-simile che svolge, quindi potrebbe portare a crisi ipoglicemiche e nei casi più gravi potrebbe causare danno epatico con sintomi di vomito e letargia.

Alimenti non considerati tossici ma “a rischio” sono carni e uova crudi o poco cotti che potenzialmente potrebbero essere vettori di agenti patogeni quali Salmonella, Campilobacter, Escherichia coli responsabili di una sintomatologia gastroenterica. Inoltre latte e derivati dovrebbero essere utlizzati con parsimonia vista l’incapacità enzimatica dei nostri animali a digerire il lattosio.

Altro pericolo in cui possono incorrere è quello dell’ingestione di corpi estranei. Nel mondo della cucina possiamo trovare noccioli di pesca (che oltre ad avere un’azione meccanica hanno anche una tossicità legata alla Amigdalina che si converte in acido cianidrico contenuta all’interno) oppure ossa.

Se doveste avere dei dubbi circa l’ingestione da parte del vostro animale di uno di questi alimenti a rischio o altre sostanze che pensate essere tossiche per la sua salute, non esitate a contattare il vostro veterinario o eventualmente il Centro Antiveleni, per agire prontamente.